Monumenti della natura
giganti del nostro passato
sono il perenne monito
che non deve essere cancellato
sono la voce del tempo
che non si può spegnere…
fusti forti e maestosi
svettanti o celati tra gli altri anonimi del bosco
le folte fronde dove cantano gli uccelli
le radici come lacci di un amore inestinguibile
che penetrano nelle viscere della terra
e la possiedono con tenera forza…
alberi come monumenti
che hanno sfidato e vinto
fuoco uragani e venti
tutte le forze della natura
e sono giunti fino a noi
con le braccia cariche di memoria…
nella loro corteccia screpolata
tra le ferite sui tronchi contorti
dove han trovato rifugio
i predoni della notte
o nei loro infiniti intimi anelli
si cela qualcosa di misterioso…
forse hanno assistito a loschi convegni
sono stati il fulcro di girotondi fiabeschi
secondo l’ora e la luce che li avvolge
possono atterrire o dare conforto…
secolari presenze inquietanti
la loro è una grande ombra che stendono
su questo pianeta saccheggiato e condannato
ma è anche la forza di giganteschi guardiani
che preservano il futuro
pronti a resistere altri secoli
per la continuità della vita…
ignoti ai più che li sfregiano d’ignavia
abbruttiti di moderno e di tv
ma chi li conosce li ama
li ammira li fotografa e li dipinge
e quietamente senza troppo clamore
li protegge e li preserva
www.gianrelli.blogspot.com
Davvero interessanti! Si avvicinano alla metafisica, anche se non direttamente come faccio con le mie opere. Complimenti
RispondiEliminaVincenzo Conciatori